
“Non c’è alternativa: o fraternità o solitudine. La fraternità non è una questione né religiosa, né culturale. La fraternità e la questione essenziale dell’umano: o fratelli e sorelle, oppure soli, nient’altro che soli”. È l’appello accorato dell’arcivescovo Lauro Tisi alla comunità trentina, in occasione del solenne pontificale del patrono San Vigilio, questa mattina in cattedrale. La Messa è stata preceduta dalla tradizionale processione partita dalla chiesa di Santa Maria Maggiore, dove è stato ricordato il compianto don Mauro Leonardelli e si è pregato per quanti vivono giorni di malattia, in particolare don Andrea Decarli, parroco del Duomo e di S. Maria e delegato diocesano per la cultura.
A dare ulteriore solennità alla liturgia, animata dalla Cappella musicale del Duomo, la presenza insieme a tanti fedeli e a monsignor Tisi di altri tre vescovi trentini: l’emerito di Trento monsignor Luigi Bressan, il vescovo emerito di Mossorò in Brasile monsignor Mariano Manzana e il comboniano monsignor Giuseppe Filippi, vescovo emerito della Diocesi di Kotido (Uganda).
Il testo della lettera, nella sua forma cartacea è disponibile nell’ufficio di UP a Taio mentre in allegato c’è la versione digitale.












